martedì 24 gennaio 2012

Finalmente in marcia


Il sole stava spuntando da dietro le Colline del Teschio. Adogeon, durante l'ultimo turno di guardia, era intento a tagliare qualche fetta di carne dal corpo di una delle due iene che li avevano attaccati nella notte. C'era anche la cockatrice, ma il cacciatore non si fidava a cuocerne la carne di una creatura in grado di avvelenare con i suoi morsi. Dopo aver tagliato abbastanza carne per lui e suoi compagni, mentre controllava che non si bruciasse la zuppa, ripensò a quanto gli era accaduto negli ultimi giorni.
“È incredibile a ripensarci. Una decade fa, stavo ancora marcendo in quel villaggio di bifolchi, in attesa di un incarico, passando le giornate nei boschi, a caccia, per non sentire il puzzo di contadini. E ora sono qui, accampato alle pendici delle Colline del Teschio, insieme a due mezzorchi, uno pazzo come Lamashtu, il dio che riverisce, l'altro con più armi di un arsenale, il silenzioso elfo Catone, il piccolo gnomo e la sua mostruosa creatura e lo spadaccino, più rumoroso che altro, a cercare uno storpio e il suo mulo. Ma per quanto strani, sono dei confratelli, sono i primi, a parte l'elfo, che vedo da quando ho finito l'addestramento come Lama Nera e quindi farò il possibile per aiutarli nei loro compiti. Certo sarebbe meglio se facessero più attenzione. Mi sono piombati dentro casa mentre cercavano un manufatto, l'Artiglio del Drago, e per loro fortuna hanno trovato me! Ispezionando le case del villaggio, ne abbiamo trovata una con una botola che portava in uno scantinato sommerso da uno strano nebbia. Dopo che Catone ha individuato una trappola, siamo arrivati in una sorta di laboratorio dove riposava una specie di genio! Anche se con malo modo ci aveva detto quello che volevamo sapere, ma lo gnomo e il mezzorco folle hanno dovuto provocarlo e ringrazio Calistria di aver trovato le parole per impedire alla creatura di massacrarli! Ho passato i successivi tre giorni a medicare le loro ferite. E come se non bastasse dopo essersi ripresi siamo andati in cerca del mago che possedeva l'Artiglio, solo per vedercelo svanire davanti dopo averci scatenato contro una creatura elementale. E nuovamente ho dovuto passare 3 giorni a medicare le ferite dei mezzorchi, in particolare il guerriero era ridotto veramente male.

Ora siamo in viaggio alla ricerca di un nano, ma non uno di quelli fieri e con la barba lunga, ma solamente di un uomo deforme, di quelli con le gambette rinsecchite e le mani piccole e tozze, che Pharasma se lo porti nell'oltretomba, gli uomini segnati dagli dei non hanno portato mai nulla di buono! Infatti poche ore fa siamo stati attaccati da un paio di iene e da una cockatrice. Per fortuna questa volta non ci sono feriti gravi.
Sta iniziando ad albeggiare, la zuppa è pronta, non mi resta che mettere la carne sul masso arroventato ed aspettare che il profumo svegli gli altri. Dobbiamo essere in forma, ci attende un altra lunga giornata di marce forzate.”


Pensieri di Adogeon il cacciatore, membro della Gilda delle Lame Nere, da qualche parte alle pendici delle Colline del Teschio

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