lunedì 21 settembre 2009

Esperienza Game Day 19 Settembre

Se qualcuno mi chiedesse "ti sei stufato di andare a fare questi Game Day?", come potrei mai rispondergli no dopo questo 19 Settembre?! Ecco i numeri: 4 DM, 4 tavoli di gioco (2 piani), 22 giocatori di cui 8 non chiamati da noi, 2 scontri, 56 danni su un critico :D. Insomma, visti i numeri, c'è davvero qualcuno può pensare che non sia stato bello?
Vista la presenza dei 4 tavoli, capirete ben presto che non sarà per me possibile dare una visione omnicomprensiva dell'evento, ma fortunatamente per voi, 3 dei 4 DM di questo Game Day, scrivono qui su questo blog, quindi sono sicuro che scriveranno qualcosa anche loro.

Prima di tutto mi sembra doveroso scusarmi con tutti, ho fatto circa 30 minuti di ritardo, non mettendo in conto poi la sigaretta, il caffè, i baci e gli abbracci, mettendoci a sedere solo alle 4.30, un'ora dopo di quando avremmo dovuto cominciare. In particolar modo mi dispiace ancora di più per quei ragazzi che non conoscevamo e che erano venuti per giocare e che hanno alla fine dovuto aspettare.
Come ho già detto, solo quando siamo arrivati tutti, ho realizzato la massiccia presenza di persone che c'erano questa volta a giocare e, oltre a stupirmi, ne sono stato estremamente felice. In particolar modo riusciamo a vedere tutte le vecchie facce dei precedenti Game Day (alcuni come Aiken hanno ormai il posto fisso :D) e tantissimi nuovi venuti. E' così che, scegliendo in che modo dividere i partecipanti in gruppo, io mi trovo alfine con:

- Luciano, mio cugino, con Torre, l'artefice forgiato, con cui si è subito trovato bene
- Daniele, con il suo barbaro halfling (qualcuno pensa ai Cuoreforte?) Holkarn, che è stato molto sfortunato nei tiri
- Cristina, con Naivara, l'eladrin magospada che, anche se ha faticato un pò in certi momenti (aver giocato solo due volte in 4a edizione), ha comunque dato molto al gruppo
- Diego e il suo guerriero umano Xandross... che probabilmente ha rubato la fortuna a Daniele (è stato uno dei suoi critici a fare 56 danni, altro che difensore, era un assalitore in piena regola)
- Tiziano e l'invocatore umano Glorinus: pur essendo uno di quelli che non ha mai giocato ha subito dimostrato di saper il fatto suo, ha saputo fare sue le regole (una cosa che ho apprezzato molto) e ha saputo immediatamente sfruttare tutto a suo vantaggio. Come dicevamo io e Aiken, uno di quei giocatori da coltivare ;)
- Luca, aka Aiken, che si è seduto al mio tavolo per lasciar spazio ad un giocatore ad un altro tavolo, e ha deciso di provare anche lui la guida, e si è quindi trovato al comando di Torroncino, un altro artefice forgiato, probabilmente legato a Torre :D

La quest, come chiunque si sia interessato all'evento avrà saputo, è stata creata appositamente da ogni DM, avendo comunque determinati vincoli [rilassabili] (mappe e mostri da usare, numero di scontri). Ho deciso, per semplificarmi la vita e per il poco tempo che ho avuto per preparare, di usare solo mostri e mappe che avevo in dotazione per questo Game Day e fermare il numero degli incontri a due. E alla fine ho fatto bene visto che anche questa volta non siamo riusciti a finire la quest (e non siamo stati gli unici, di quattro tavoli, solo quello di Darkskull è riuscito a finire tutto).

Incipit molto veloce, qualche chiacchera in cui ai giocatori veniva raccontato il background della quest, paesani scomparsi e capovillaggio che offre ricompensa per capire cosa succede, mi sono mantenuto sul classico. Dopo le prime performance di Holkarn (riuscire a non superare CD 15 con +11 ad Atletica è stato davvero da ridere :)), comincia un lungo combattimento (lunghezza dovuta solo alla poca dimestichezza con le regole della maggior parte dei giocatori) contro quattro minotauri e una progenie aberrante dilaniatrice che, grazie ai poteri di Glorinus, si è immediatamente trovata circondata da tutti i personaggi. Ammetto che ho visto una bella giocata tattica e i miei mostri hanno davvero potuto fare ben poco contro tanta bravura. Vittoria meritata per il gruppo che si ritrova immediatamente nel secondo scontro (per ridurre i tempi, visto che era ormai già tardi).

Scendendo giù, al piano inferiore, si trovano già quasi in mischia con altri due minotauri, un sognatore del destino devoto a Tharizdun, Antico Occhio Elementale, e ad una progenie aberrante massicia (una creatura di taglia Grande ma senza particolari abilità, un bruto in pieno stile).
La progenie viene tempestata di colpi e quasi muore quando ormai arriva il richiamo che ci indica che il nostro tempo è scaduto.

Tanto divertimento e tanta tristezza per non esser riusciti a finire, ma non tutto è perduto: infatti, grazie al fatto che, per presenziare a questo Game Day, tutti i giocatori hanno dovuto fare la tessera DCI, come non sfruttare l'occasione e organizzare una bella partita in Living Forgotten Realms ;). E' per questo che a breve organizzerò la mia prima partita privata legata al circuito RPGA, anche per far contento Tiziano che ha detto che me la farà pagare. :D

Esco quindi da questo Game Day felice, sollevato da tutte le preoccupazioni che mi avevano attanagliato la mente nei giorni passati e speranzoso di poter organizzare nuovamente un evento simile [e con in mano la succosa Guida del Dungeon Master 2 :)].
Come al solito ringrazio il Galactus della sua ospitalità, Darkskull come sempre che fa da tramite tra noi e il Galactus, gli altri due DM Gabbonobbo e Coolidea, senza i quali non sarebbe stato facile organizzare tanti tavoli e tutti i giocatori che hanno partecipato (un saluto ai ragazzi del 5° Clone che hanno giocato con Darkskull), sperando che tutti si siano divertiti e che parteciperanno ancora a possibili futuri eventi pubblici.

Questa volta ho dimenticato la macchinetta fotografica, grave perdita. Nessuna foto. :(
EDIT: Darkskull mi ha fatto sapere che il Galactus ci dovrebbe mandare le foto che ha fatto, quindi forse non tutto è perduto ^^

giovedì 10 settembre 2009

Aggiornamenti dalle Valle

Finalmente ho un po di tempo da dedicare alla quest in cui sono il master, su http://lavalledielsir.blogspot.com/ a breve apparirà l'intero cast di personaggi e le cronache delle prime due sessioni di gioco! Non perdeteli!

venerdì 4 settembre 2009

Cronache di Vampiri

Riecheggiano in me ancora le parole del triste Vasili, che aveva tentato di corrompere la mia moralità, alludendo al fatto che non sarei mai arrivato in cima alla piramide. Vorrei che fosse ancora vivo, per fargli vedere che si sbagliava e che ho salito un altro gradino di questa, e lo devo ammettere, lunga scala.
I suoi pensieri erano troppo mortali, troppo legati al tempo che scorre, da non riuscire a vedere che per un vampiro il tempo è solo una questione relativa, che anche se ancora non si vede la cima della piramide, non significa che non esiste, che è solo questione di tempo prima di scorgerla.
Anche McWilliams ci ha ammoniti dicendo che non dovremmo puntare alle briciole, ma alla portata principale: Gengis Khan ha forse costruito il suo impero mongolo dal nulla, Kamprad Ingvar è forse diventato uno degli uomini più ricchi costruendo sin dall'inizio aziende in giro per il mondo, quante briciole ha dovuto ingerire Caio Giulio Cesare prima di essere considerato uno dei più influenti uomini della storia romana?
E ora guardatemi, fino a ieri sera avreste potuto pensare che la mia testa fosse appesa a un filo, solo per una strigliata da parte di McWilliams, mentre adesso è il signor Perry a doversi guardare le spalle, a dover cercare il mio aiuto per dare una scossone alla piramide, atto a far cadere qualche altro scalatore. Tutti i miei rivali sono pericolosamente in bilico sul precipizio e tutto questo solo grazie al mio ingegno. Sono queste le briciole di cui parla McWilliams?! Sono davvero queste?! Devo cominciare a credere che con il tempo il cervello di McWilliams si stia atrofizzando da non vedere uno schema così ben riuscito.
La cosa poi che probabilmente mi fa più ridere è che ad uccidere la Feccia è stato lo stesso capitalismo su cui sputava. E dire che le macchine della Suzuki fanno davvero schifo.

Pensieri del Ventrue Harrison Gable Jr. - Santa Victoria

Cronache di Vampiri

28 ottobre 2009, 4;50 a.m.
Cerco di controllare ogni minuto sul mio vecchio orologio, sul mio trofeo. Alla fine le cose sono andate a puttane. Harrison si è parato il culo e ha cercato di rimanere fuori il più possibile da tutta questa strana, sporca storia. Beh, dopo l'imprevisto successo a casa sua con Phil immagino che si sia un pò arrabbiato! Arthur, è a te che penso, dannato figlio di puttana. Hai messo in giro quella roba per creare disordine, uscirne pulito e risolvere i problemi che noi Brujah creavamo al Kraken e tutto questo con un bel capro espiatorio come me. Hanno vinto loro, come al solito. Quei cretini giù al centro commerciale, come abbiamo fatto io e Antoine a credere che davvero avrebbero lottato per la rivoluzione, per il sogno dello Stato Libero? Ai primi problemi sono andati nel panico come un branco di bambini e probabilmente ora staranno rinchiusi nei loro rifugi a leccarsi le ferite, qualcuno magari starà bussando alla porta di qualche pezzo da novanta per leccargli il culo e riciclarsi. Eccola la tua rivoluzione Antoine, tu morto per una beffa del destino e io rinchiuso nello Skyline dopo un processo che definire sommario sarebbe un eufemismo. Spero solo che il mio sacrificio sia visto come simbolo da almeno uno, perchè ne basterebbe uno di fratello capace di aprire gli occhi e rendersi conto del suo ruolo. Il discorso ad Harrison non ha fatto ne caldo ne freddo. E' uno del sistema e non gli impora se tra 100 anni sarà ancora li ad avanzare e arretrare di un millimetro nella sua folle ed inutile scalata della piramide del potere. Mi rammarico di non essere riuscito a strappare quel sorriso da quella testa di cazzo di Arthur col mio fucile... avevo anche pensato di riempirmi di C4 e farli saltare tutti in aria durante il processo, ma non sarebbe servito a molto, dubito che sarei sfuggito ad un controllo. Sapevano che portavo armi con me, giocattoli a confronto con i loro poteri, ma l'esplosivo non sarebbe neanche salito sull'ascensore! Beh, non c'è tempo per i rimpianti, mi rivedo la mia specie di esitenza di tenebra davanti gli occhi: il sorriso di quel figlio di puttana nazista scomparire quando succhiai da lui ogni stilla del suo sangue, assaporando la vittoria sul mio sire. Mi ricordo di San Francisco, di Los Angeles e dei bei anni passati insieme li con Antoine, quando il Sogno era divenuto realtà per poi manifestarsi in tutta la sua drammaticità. Ne ho uccisa di gente in cento anni, non ero un santo da vivo e non lo sono stato da morto. Chissà che ci sarà dall'altra parte del confine? Un'altro tribunale di leccaculo? Bah, secondo me non ci sarà un bel niente. Si farà tutto nero e basta. Sento dei passi, anceh se la porta è blindata percepisco chiaramente che stanno arrivando. Chissà se lo sceriffo avrà controllato le pasticche... ma in fondo, anche se lo ha fatto, cosa cambia?

Un uccello di fuoco si libra in volo, colpito a morte da cento fucili
Un uccello spiega le ali sul monte Olimpo, la patria dei fantocci
Un uccello vola verso il sole, ma come Icaro, pecca di superbia
verso gli dei-fantoccio
Precipita l'uccello di fuoco, mentre sorge l'ultima alba,
e vermi che non sanno volare lo stanno a guardare.

Vasili, ultima notte, prima alba dopo quasi cento anni...